Fondazione Giuseppe Tatarella

Assemblea del Club Amici della Fondazione Giuseppe Tatarella

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Conferenza stampa

Bari, 19 settembre 2014

 

Assemblea del Club Amici della Fondazione Giuseppe Tatarella

A fianco della Fondazione Giuseppe Tatarella è sorto il Club Amici della Fondazione. È un’associazione di promozione sociale, senza fini di lucro, con lo scopo di realizzazione di ogni

iniziativa utile a:
a) sostenere gli scopi e le attività della Fondazione Giuseppe Tatarella;
b) rafforzare l’amicizia e la solidarietà fra tutti coloro che sono stati amici ed estimatori dell’on. Giuseppe Tatarella;
c) creare momenti di socializzazione e di impegno civico e culturale;

  1. d) tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico, ambientale e naturale, nonché le tradizioni locali;
    e) favorire l’esercizio del diritto alla salute, alla tutela sociale, all’istruzione, alla cultura e alla formazione;
    f) sviluppare il turismo sociale e la promozione turistica locale;
    g) diffondere la pratica sportiva tesa al miglioramento degli stili di vita, della condizione fisica e psichica, nonché delle relazioni sociali;
    h) tutela dei cittadini, dei consumatori e degli utenti.

 

L’associazione organizzerà iniziative:

  • benefiche e di solidarietà sociale;
  • di promozione turistica del territorio, viaggi e visite a mostre, musei, monumenti e località;
  • di promozione culturale, convegni, concerti e manifestazioni;
  • di promozione sportiva e ricreativa, tornei e gare;
  • di promozione gastronomica, cene, visite a masserie, frantoi, cantine, agriturismi;

La nuova associazione terrà la sua prima assemblea sabato 20 settembre alle ore 17 in prima convocazione e alle ore 18 in seconda convocazione presso la sede sociale di Via Piccinni, 97 in Bari.

All’ordine del giorno:

1) approvazione dello statuto;

2) elezione del Presidente;

3) elezione del Direttivo;

4) determinazione della quota sociale.

 

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Il 23 Vittorio Sgarbi a Villa Romanazzi Carducci

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Conferenza stampa

Bari, 18 settembre 2014

IL 23 VITTORIO SGARBI A VILLA ROMANAZZI CARDUCCI

Il 23 settembre, alle ore 18.00, presso la sala Scuderia di Villa Romanazzi Carducci, la Fondazione Tatarella riprende la sua attività, dopo la pausa estiva, ricominciando da Vittorio Sgarbi e dagli “Incontri d’Autore”.
La Fondazione Tatarella è particolarmente lieta che anche quest’anno sia un Autore d’eccezione come  Vittorio Sgarbi ad inaugurare il nuovo ciclo di Incontri organizzato dalla Fondazione.  Il vulcanico critico e storico dell’arte presenterà l’ultimo suo libro,  “Il punto di vista del cavallo”, un agile e bel volume dedicato a Caravaggio, edito da Bompiani.
Sgarbi sarà introdotto dagli interventi di Annalisa Tatarella e di Giancarlo Di Paola, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari.

Dopo la conferenza, Vittorio Sgarbi sarà disponibile per autografare il suo libro.

 

Scheda tecnica

Editore: Bompiani

Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera.

Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio.

BIOGRAFIA

Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato numerose mostre in Italia e all’estero ed è autore di saggi e articoli.

Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54° Biennale d’Arte di Venezia. Per Bompiani ha pubblicato Il bene e il bello (2002), Dell’anima (2004), Ragione e passione. Contro l’indifferenza (2005), Vedere le parole (2006), L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri (2011), Piene di grazia. I volti della donna nell’arte (2011), L’arte è contemporanea (2012), Nel nome del figlio (2012) e il Tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013).

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La Fondazione Tatarella per l’istituzione di un Parco archeologico a Cerignola

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Conferenza stampa

Bari, 17 settembre 2014

 

La Fondazione Tatarella per l’istituzione di un Parco archeologico a Cerignola

Una recente ed importante campagna di scavi promossa dall’Università di Foggia e da alcune Fondazioni americane, che l’hanno finanziata, hanno indotto la Fondazione Giuseppe Tatarella a proporre al Comune di Cerignola la creazione di un Parco archeologico per la tutela e la valorizzazione dell’area dove sorgeva l’antica ed importante città romana di Salapia.

L’area si trova in agro di Cerignola, a confine con i comuni di Trinitapoli, Margherita e Zapponeta.
Allo stesso tempo, la Fondazione Tatarella, prendendo spunto dall’avvio dei lavori di completamento di Torre Alemanna ha proposto all’Amministrazione di sottoscrivere un accordo di programma con i Comuni di Ordona e Ascoli Satriano, sedi di altre importanti testimonianze storiche, allo scopo di rafforzare l’offerta turistica e culturale di tutta l’area ofantina.
Le due proposte sono contenute in una lettera, che la Fondazione Tatarella ha fatto pervenire al Sindaco di Cerignola.

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Accordo quadro fra l’Università Aldo Moro di Bari e la Fondazione Giuseppe Tatarella

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Conferenza stampa

Bari, 30 luglio 2014

 

“Accordo quadro fra l’Università Aldo Moro di Bari e la Fondazione Giuseppe Tatarella”

Il Rettore prof. Antonio Uricchio e l’avv. Emilio Nicola Buccico, ieri 29 luglio, hanno firmato nei locali del Rettorato, l’Accordo quadro fra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Fondazione Giuseppe Tatarella.

La collaborazione si articolerà attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, percorsi formativi, e borse di studio e di ricerca.

L’accordo ha una durata triennale e potrà essere rinnovato.

Con quest’accordo quadro la Fondazione Tatarella intende saldare una forte alleanza con le istituzioni culturali del territorio, elevare notevolmente il proprio profilo culturale e promuovere programmi e iniziative di grande valenza culturale, per concorrere validamente alla formazione di capitale umano di eccellenza nei settori della politica, della cultura, dell’istruzione, della ricerca, dell’economia, della finanza, dell’impresa, del lavoro, della comunicazione, delle nuove tecnologie e della pubblica amministrazione.

 

Si allegano  foto.

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Accordo quadro fra l’Università Aldo Moro di Bari e la Fondazione Giuseppe Tatarella

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Conferenza stampa

Bari, 28 luglio 2014

 

“Accordo quadro fra l’Università Aldo Moro di Bari e la Fondazione Giuseppe Tatarella”

Il Rettore prof. Antonio Uricchio e l’avv. Emilio Nicola Buccico firmeranno domani, nei locali del Rettorato di Palazzo Ateneo, l’Accordo quadro fra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la Fondazione Giuseppe Tatarella.

Le due istituzioni, si legge nell’Accordo, nel rispetto dei rispettivi fini istituzionali, si impegnano a collaborare nella programmazione e realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse come etica, legalità, anticorruzione, riforme elettorali, costituzionalizzazione e riconoscimento giuridico dei partiti e dei sindacati, riordino dello Stato e delle autonomie, forme di governo e presidenzialismo, globalizzazione e mercato del lavoro, ricerca e innovazione, concorrenza e competitività, rappresentanza e partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, Europa e Nazioni, promozione della lettura e percorsi culturali, questione meridionale, storia e politica a Bari e in Puglia, personaggi politici pugliesi, beni culturali, archeologici e paesaggistici della Puglia.

La collaborazione si articolerà attraverso l’organizzazione di convegni, seminari, percorsi formativi, e borse di studio e di ricerca.

L’accordo ha una durata triennale e potrà essere rinnovato.

“Quest’accordo quadro è una tappa fondamentale dell’attività della Fondazione Tatarella” -ha dichiarato il Presidente Buccico, che ha anche annunciato “la firma di analoghi accordi con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Accademia di Belle Arti di Bari”. “Con queste qualificate ed autorevoli collaborazioni – ha aggiunto Buccico – la Fondazione Tatarella intende saldare una forte alleanza con le istituzioni culturali del territorio, elevare notevolmente il proprio profilo culturale e promuovere programmi e iniziative di grande valenza culturale, per concorrere validamente alla formazione di capitale umano di eccellenza nei settori della politica, della cultura, dell’istruzione, della ricerca, dell’economia, della finanza, dell’impresa, del lavoro, della comunicazione, delle nuove tecnologie e della pubblica amministrazione, così come recita l’art. 4  dello Statuto della Fondazione”

 

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Nel cortile e poco oltre – recensione di Franco Metta

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Nel cortile e poco altro

Nel cortile e poco altro                                  NEL CORTILE E POCO OLTRE
di GIANNI MATTENCINI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conosco Gianni Mattencini da quando fummo contraddittori, Lui PM della Direzione Distrettuale Antimafia,io difensore, in un clamoroso processo in Corte di Assise a Foggia.
Oggi Mattencini presiede una Sezione del Tribunale penale di Bari.
Presiede da par Suo.
Con perfetta padronanza del diritto.
Con tratto esemplare, da – se mi posso permettere – Gentiluomo di altri tempi.
Lo stimo molto.
Ho inseguito questo Suo primo romanzo per mesi: sembrava introvabile.
Poi l’ho letto di un fiato.
Bella storia.
Stile e scrittura esemplare.
Personaggi ben strutturati, raccontati in maniera intrigante.
Il protagonista e’ un vecchio criminale, ormai in pensione.
Ma che non disdegna di raccontare le proprie imprese, specie quelle che gli hanno meritato il soprannome di “la gatta”.
Occhio: non il gatto, ma la gatta.
Perche’, e questa trovata narrativa sorprende, il protagonista, pur con tutti i caratteri del delinquente, ben inserito nel contesto criminale, ha anche una innegabile passione per i maschietti giovani e giovanissimi.
In connessione mentale con esperienze omosessuali carcerarie, che si intravedono sullo sfondo.
Spero che Mattencini prosegua il Suo impegno narrativo.
Eravamo avversari in un processo, la cui trama giudiziaria e’ pacificamente idonea ad essere trama di una affascinante narrazione.
Chissa’ se Mattencini leggera’.
Ma, se leggera’, sicuro ci pensera’.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella


La piramide di fango – recensione di Franco Metta

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Piramide di fango

Piramide di fangoLA PIRAMIDE DI FANGO
di ANDREA CAMILLERI.

Immenso Camilleri.
Impareggiabile. Tra i migliori che ha scritto.
Io, ormai, l’ho tarato sui miei tempi.
Se anticipo l’arrivo in aereoporto, tra attesa, volo, ritorno, un romanzo del Maestro lo leggo tutto.
Di un fiato.
E mi riconcilio con la narrazione.
Ritrovo i personaggi / amici.
Salvo.
Catarella.
Fazio.
Augello.
La trattoria.
La collaboratrice domestica e le sue ricette.
Il Commissario invecchia.
Ma lotta come un leone anche contro il tempo che passa.
E vince.
Con un unico disagio, inspiegato.
Ma benedetto Uomo, perche’ non si sposa?
E su Maestro.
Lo faccia convolare a giuste nozze, che non ce la facciamo piu’ di sapere solo Lui e sola quella poverina della sua zita.
La storia scorre veloce, gradevole, avvolgente.
Ti accorgi che e’ finita per il balzo, sempre emozionante, del carrello sulla pista, al ritorno.
A casa infilo il manegevole libretto nel ripiano dedicato a Montalbano.
E mi accorgo che non c’ e’ piu’ posto.
Ma, Maestro Camilleri, non tema.
Continui.
Lei scriva. Continui a scrivere.
Io, domani, passo all’ Ikea.
Lei continui a deliziarci.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella



La caduta – recensione di Franco Metta

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Caduta

Caduta      LA CADUTA
di FRANCESCO BEI.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccellente giornalista.
Firma autorevole di Repubblica.
Cronista politico sopraffino.
Ci regala ( non proprio : in cambio vuole 14 euri ) un diario della caduta di Berlusconi:
Dal primo agosto, data della sentenza di condanna, alla decadenza da senatore, nell’ottobre.
Qui e la’ qualche retroscena interessante.
Ma, papale papale, se in quei giorni non eravate sulla luna e avete appena appena letto i giornali,be’ i 14 euri ve li potete francamente risparmiare.
Cronaca stra nota, quasi tutta.
Commenti ?
I soliti.
Tipici della stampa schierata, anti berlusconiana.
Che intorno a Berlusconi ha creato la propria ragion d’essere.
Per fortuna ora hanno Renzi,che per compare – ahi loro – ha ancora una volta, infallibilmente, eternamente, proprio lui il Cavaliere.
Maledetto!
Non per colpe politiche, ma perche’ non si decide a rafforzare il suo / mio Milan.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella.


Morte di un uomo felice – recensione di Franco Metta

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Morte di un uomo felice

Morte di un uomo felice         MORTE DI UN UOMO FELICE
di GIORGIO FONTANA.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ la storia di un PM, che viene ammazzato da brigatisti.
Raccontata in parallelo con la storia del padre partigiano del PM.
In due riga ci sono gia’ molte ragioni per leggere questo romanzo.
E Vi suggerisco di leggerlo.
Anche se vi avverto:
Precipiterete in una atmosfera cupa, ansiosa.
Questo mistico pubblico ministero Vi angoscera’.
E mille volte, credo,sulla scorta di quel che e’ successo a me, sarete profondamente infastiditi da una descrizione incondivisibile.
Se l’idea di Fontana era raccontare l’umanita’,non l’eroismo, di un Giudice, che bisogno c’era di immaginarselo cosi’:
da sei mesi non fa sesso;
vive a Saronno, ma lavora a Milano, e a Milano resta durante la settimana….. Saronno / Milano…. ?
in una stanzetta, senza televisore, perche’ senza televisore ?
non ha molti amici, non si fa una risata….insomma……
Perche’ per essere onesti, rigorosi nel proprio lavoro, determinati nel fare il proprio dovere, bisogna essere malinconici, mistici, solitari, problematici?
Fontana smentisce il titolo stesso.
Quello ammazzato e’ un Uomo Infelice.
Altro aspetto critico, per me naturalmente.
La insopprimibile tentazione di giustificare la violenza.
Forse giustificarla no, ho esagerato. Ma di spiegarne le ragioni si.
A Fontana e al Suo dottor Colnaghi i brigatisti, sotto sotto, se non piacciono, almeno risultano …… ” simpatici “……..
Da studiare, piu’ che carcerare.
Da capire, piu’ che da condannare.
Compagni che sbagliano, caro Fontana?
Per anni li abbiamo giustificati, definendoli cosi’.
E la abbiamo, l’avete piantata, quando i morti sono stati tanti, ma tanti.
Un po’ meno ve la siete presa fino a quando a morire o a camminare zoppi erano alcuni che facevano politica in zone considerate meno meritevoli di protezione.
Be’, va be’.
Basta polemica.
Libro da leggere di sicuro.
Appena capito in Feltrinelli, compro e leggo ” Per legge superiore “, il romanzo che cronologicamente e narrativamente precede questo.
E, se Vi va, Vi faccio sapere.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella.


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