Fondazione Giuseppe Tatarella

Venerdì 31 ottobre, ore 18:00 – Villa Romanazzi Carducci

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Invito Veneziani

Invito Veneziani

Il 31 ottobre, alle ore 18.00, presso Villa Romanazzi Carducci, la Fondazione Tatarella ospiterà per il secondo appuntamento degli “Incontri d’Autore” Marcello Veneziani.
Lo scrittore e giornalista  presenterà il suo ultimo libro “Anima e Corpo – Viaggio nel cuore della vita“, edito da Mondadori. L’incontro sarà introdotto da Annalisa Tatarella, mentre con l’autore dialogherà Manlio Triggiani.


Il 31 ottobre Marcello Veneziani a Villa Romanazzi Carducci

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IL 31 OTTOBRE MARCELLO VENEZIANI A VILLA ROMANAZZI CARDUCCI

Il 31 ottobre, alle ore 18.00, presso Villa Romanazzi Carducci, la Fondazione Tatarella ospiterà per il secondo appuntamento degli “Incontri d’Autore” Marcello Veneziani. Lo scrittore e giornalista  presenterà il suo ultimo libro “Anima e Corpo – Viaggio nel cuore della vita“, edito da Mondadori. L’incontro sarà introdotto da Annalisa Tatarella, mentre con l’autore dialogherà Manlio Triggiani.

 

PER SAPERNE DI PIÙ
Per gentile concessione, pubblichiamo il capitolo introduttivo del libro, che ne spiega succintamente contenuti e obiettivi.

“Alla fine, messi a nudo e ridotti all’essenziale, non siamo che anima e corpo. Il corpo è la nostra fissazione, l’anima è la nostra rimozione. Divinità maledetta, il corpo, desiderio di potenziarlo e di sostituire i pezzi indegni o logorati, terrore per la sua inadeguatezza, i suoi guasti, il suo declino e la sua fine.

Una speciale malattia, invece, intacca l’anima, e fa perdere memoria di lei lungo la vita, cancella i suoi ambiti, lembo a lembo, fino a che risuona in tutta la sua assenza. L’Alzheimer dell’anima è il male principale di una vita, perché perde traccia e coscienza di sé, si vive da fuori e si sperde nel tempo.

Di anima e corpo qui si discorre, per farsi una ragione della vita. Questo libro parla di te e a te si rivolge, L’io e il tu si scambieranno le parti. Forse non è un libro ma l’ecografia di un pensiero che si forma nel ventre della vita. Nasce da una mano che stringe in un pugno la vita e s’accorge che, nel pugno, non resta più niente; stringendo il pugno esce soltanto polvere dal basso e aria dall’alto. E da lì si riparte, dalla polvere che è il frutto del corpo e come clessidra conta il tuo tempo; e dall’aria, che è l’origine dell’anima e forse il destino. Queste pagine s’interrogano su quel che resta di ciò che vivi e fai, su cosa portare in salvo alla fine della fiera. Leggile con gli occhi dell’anima e il pensiero del corpo e non solo viceversa, come è naturale. Trascorreranno dal cuore alla mente, dalla vita alle emozioni, dalla nascita alla morte, cercando di trattenere l’essenziale.

Il corpo è diventato la nostra ossessione , vitale e sessuale, in salute e performance. E l’anima è il nostro rifugio leggiadro della vaghezza, testimonial i dediche e canzoni, ombra emotiva, ottimo titolo per CD, libri e terapie. Era argomento di preti e pensatori, ora è tema prescelto da cantanti e psicanalisti. Il corpo viene “alla” luce, l’anima viene “dalla” luce. Leggerai una breve storia di ambedue, una sarà universale e impersonale, l’altra sarà intima e puerile. Poi entrerai nel cuore dell’anima e delle sue passioni e t’inoltrerai come un visitatore nel tuo corpo, raccontando dal vivo la sua scoperta e i suoi ricordi. Quindi cercherai nell’amore la sintesi di anima e corpo e avrai eros come guida. Viceversa, troverai nella morte la loro separazione, quando verranno a prenderci i nostri cari perduti. La connessione anima la vita, la separazione la spegne. Tornerai alla realtà parlando della sua perdita nel presente e ripenserai agli ardori, ai rossori e alle vanità che passano da anime e corpi. Poi visiterai le case dell’anima, personali e comunitarie. Il mondo patisce la scomparsa della realtà dietro la tecnica e la finanza nella solitudine autistica dell’io. Ti immaginerai ultimo uomo superstite sulla faccia della terra, perché solo la fine può dare luogo all’inizio. Concluderai cercando i ponti tra anima e corpo, per scoprire il legame nuziale della vita, giacché il corpo è la nostra terra e l’anima è il nostro cielo. Suprema dedizione e promessa di totalità è darsi anima e corpo. L’anima diviene nell’essere, il corpo esiste nel divenire.

Non vedrai citato un solo libro. Autori e dottrine scorrono dentro il racconto dei pensieri senza mai venire alla luce, se non in modo allusivo; ciò per tenere peso e diretto il colloquio, mai erudito e mediato. Chi ha conoscenza, dall’odore di alcuni passi ne coglierà le fonti; chi non sa, ne assaggerà i frutti e magari ne resterà incuriosito. A chi sa, potrà sfiorarlo il sottile piacere di rinvenire tracce occulte d’autori e molliche d’opere disseminiate per non smarrire la strada.

Non è omissione né appropriazione di testi, semmai osmosi. La verità non appartiene a nessuno in particolare, semmai ciascuno appartiene alla verità e ne abita l’orlo di un spicchio. Siamo seduti con la mente in cima ad una montagna di pensieri. Le letture sono esperienze dell’intelletto che si stratificano dentro di noi e s’intrecciano alle esperienze della vita, costituendo insieme il tessuto della riflessione.  Trame di vita e citazioni criptate si annodano nell’ordito e compongono il tappeto sui cui siamo seduti. Tutte le opere formano in definitiva una sola, grande, impersonale opera, di un solo maestoso Autore, che affluisce nell’Anima Mundi. Ti invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto. Lo scopo di questo viaggio è semplice, chiaro ed essenziale: rianimare il corpo, incarnare l’anima e ritrovarla al centro della vita.

 

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Marcello Veneziani ospite della Fondazione Tatarella

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Bari, 30 ottobre 2014

MARCELLO VENEZIANI OSPITE DELLA FONDAZIONE TATARELLA

Venerdì 31 ottobre, alle ore 18.00, presso il Giulia center di  Villa Romanazzi Carducci, Marcello Veneziani presenta il suo ultimo libro “Anima e Corpo – Viaggio nel cuore della vita”, edito da Mondadori. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Giuseppe Tatarella e rientra nel ciclo “Incontri d’Autore”. L’autore si interroga su quel che resta di ciò che vive e che fa, e cosa portare in salvo. Veneziani, inoltre, cercherà di spiegare come rianimare il corpo, incarnare l’anima e ritrovarla al centro dell’esistenza per non finire in balia del corpo, del tempo e della morte.

L’incontro sarà introdotto da Annalisa Tatarella, mentre con l’autore dialogherà Manlio Triggiani.

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Per Salapia necessaria una convenzione con l’Università di Foggia

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Bari, 13 ottobre 2014

Fondazione Tatarella: per Salapia necessaria una convenzione con l’Università di Foggia

La Fondazione Tatarella insiste su Salapia e, dopo aver proposto un convegno per rendere noti i risultati della importante campagna di scavi, che ha individuato l’antica città romana, scomparsa in epoca medievale, suggerisce ora la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra Comune di Cerignola e Università di Foggia, al fine di rendere stabili i rapporti di collaborazione fra le due istituzioni, in vista delle prossime campagne di scavi e dell’auspicato Parco Archeologico e di una più complessiva valorizzazione del patrimonio culturale cittadino.

Rivolgendosi al Sindaco di Cerignola, la Fondazione Tatarella ricorda che l’Università di Foggia avrà il compito di promuovere e favorire iniziative scientifiche, specifiche ricerche e attività nel territorio di Cerignola e dell’intera fascia costiera e lagunare coincidente con l’antico bacino del lago di Salpi, con particolare riguardo per l’area in antico coincidente con l’estensione della città romana e dell’insediamento medievale di Salapia, con eventuale disponibilità di supporto finanziario e logistico da parte del Comune, aventi come oggetto una sempre più approfondita conoscenza del patrimonio culturale, storico artistico, architettonico e in particolare archeologico del territorio, al fine della realizzazione anche di interventi di tutela e valorizzazione; favorire l’attività di studio da svolgersi a Cerignola, o comunque riguardante il suo territorio, da parte di studenti e docenti (tesi di laurea, tesi di dottorato, tirocini, stages, iniziative didattiche per le scuole); dare adeguata diffusione ai risultati degli studi, nelle forme ritenute opportune.

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Alleanza fra teatri nel nome di Mercadante: una proposta della Fondazione Tatarella

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Bari, 10 ottobre 2014

ALLEANZA FRA TEATRI NEL NOME DI MERCADANTE: UNA PROPOSTA DELLA FONDAZIONE TATARELLA

Nonostante il periodo di crisi economica, ci sono ancora Comuni che investono nella cultura, calamitando anche importanti risorse private. È il caso di Altamura, dove è operativo da circa un anno il Teatro Mercadante, rimasto chiuso per un quarto di secolo. Partendo dalla comune intitolazione a Mercadante dei Teatri di Cerignola e Altamura, la Fondazione Tatarella ha proposto al Comune di Cerignola di sottoscrivere un accordo di programma per migliorare e diversificare l’offerta culturale delle città. L’accordo potrebbe essere esteso anche al Mercadante di Napoli, realizzando una filiera culturale di grande spessore, dalla quale Cerignola avrebbe tutto da guadagnare.
Rivolgendosi al Sindaco di Cerignola, la Fondazione Tatarella ha scritto:
“Nella vicina città di Altamura hanno da poco egregiamente restaurato e riaperto il locale Teatro Mercadante, che era chiuso da più di un quarto di secolo. Il consorzio che ha restaurato il Teatro e che lo gestirà per i prossimi trent’anni ha avuto anche l’intelligente ed innovativa idea di aprirlo alla fruizione della città, già mentre era ancora un cantiere. Conseguenza: i cittadini hanno partecipato attivamente alla fase del restauro e sebbene non ci sia stata ancora una inaugurazione ufficiale, il Teatro ha già ospitato decine di eventi culturali. Tanta vivacità e tanta innovazione meritano una grande attenzione da parte nostra. Per questo, rispolverando una vecchia idea di amministrazioni che l’hanno preceduta, la Fondazione Tatarella sottopone alla Sua attenzione la possibilità di valutare l’opportunità di stringere un accordo di programma con questo nuovo e attivo polo culturale pugliese. Oggi tutti i Teatri hanno seri problemi di bilancio e una collaborazione fra più enti, oltre a creare importanti economie di scala, contribuirebbe ad elevare sensibilmente la qualità dell’offerta culturale. L’accordo potrebbe essere sottoscritto proprio in omaggio a Saverio Mercadante, che ha dato il suo nome ad entrambi i Teatri di Cerignola e Altamura e che nella città murgiana ha avuto i suoi natali.
Se poi l’intesa fosse estesa anche al Mercadante di Napoli, che è un Teatro Stabile di grande e antica tradizione, l’operazione culturale diventerebbe davvero importante, inserendo la città di Cerignola in un circuito di grande qualità, con la possibilità di avere rappresentazioni di livello nazionale e internazionale”.

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Piazza Umberto: salvaguardiamo il patrimonio arboreo

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Bari, 09 ottobre 2014

PIAZZA UMBERTO: SALVAGUARDIAMO IL PATRIMONIO ARBOREO

Su Piazza Umberto si parla da tempo, si chiede maggiore sorveglianza e pulizia, si programmano lavori di rifacimento edilizio, ma forse bisognerebbe prima salvaguardare il patrimonio arboreo della piazza, che è la sua vera ricchezza.

Secondo la UDA, l’Associazione  per il decoro urbano aderente alla Fondazione Tatarella, sarebbe necessario un intervento generale di salvaguardia di tutti gli alberi della Piazza, alcuni dei quali hanno bisogno di interventi urgenti. In attesa, pertanto, di un piano generale che, comunque, va messo in cantiere entro il corrente anno, il Presidente della UDA, avv. Mario Ferorrelli, ha scritto al Sindaco, segnalandogli la necessità e l’urgenza di un intervento straordinario e immediato su un albero particolarmente importante, che ha bisogno di essere liberato dai polloni e dall’asfalto, che minacciano e

danneggiano il suo apparato radicale.

Si tratta di un maestoso esemplare di fitolacca (Phytolacca dioica L.) che avrebbe avuto bisogno di maggior spazio per crescere in maniera equilibrata. Il tronco, infatti, nel tempo si è inclinato, allontanandosi dalle chiome dei lecci, per cercare la luce. Come dimostrano le foto, oggi è vistosamente minacciato e danneggiato dall’asfalto che ingabbia il suo apparato radicale e che, sia detto per inciso, abbrutisce tutta la piazza.
Trattasi di una pianta molto particolare, un sempreverde originario del Sud America, che, nonostante la sua origine tropicale, ha sviluppato un tronco monumentale e una notevole chioma. L’intervento a sua difesa, da far eseguire da mano esperta, consiste nella potatura ed eliminazione di branche e rami secchi; nella eliminazione dei polloni basali; nella rimozione dell’asfalto visibilmente sollevato dall’apparato radicale; nella riconfigurazione dell’aiuola, senza montaggio di cordoli di bordo; nella integrazione di terreno vegetale e concimazione. Secondo Ferorelli si tratta di un intervento anche di minimo importo, non superiore a 1000 euro. Spesa che l’Amministrazione comunale può disporre ad horas, salvando un magnifico esemplare arboreo, probabilmente piantumato negli anni ‘50.

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Le bandiere non sono stracci: nuova segnalazione dell’UDA

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Bari, 06 ottobre 2014
LE BANDIERE NON SONO STRACCI: NUOVA SEGNALAZIONE DELL’UDA

Ha esordito segnalando al Sindaco Decaro l’indecoroso stato delle bandiere sul Palazzo comunale dell’Economia. Il Sindaco, nel giro di qualche ora, ha provveduto a rimuovere e sostituire le bandiere. L’UDA ha ringraziato, ma ha scovato altre bandiere ridotte a stracci penzolanti.
Questa volta ad essere prese di mira le bandiere esposte sulla Casa del Mutilato, dove sono ospitati gli uffici regionali e provinciali dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra e del Servizio Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro della Asl Bari. A loro ha scritto il Presidente dell’Uda, avv. Mario Ferorelli, denunciando il penoso stato delle bandiere e chiedendone l’immediata rimozione e sostituzione. “Non sono certo io, ha aggiunto Ferorelli, a dover ricordare ai rappresentanti di chi ha eroicamente servito la Patria in guerra, l’alto valore simbolico della bandiera nazionale e della bandiera europea. Sono certo, pertanto, che, come ha fatto il Sindaco Decaro, anche in questo caso le bandiere saranno immediatamente rimosse e sostituite”.

L’UDA, associazione affiliata alla Fondazione Tatarella, ha anche preannunciato future iniziative per la valorizzazione della Casa del Mutilato, pregevole testimonianza architettonica degli anni trenta.
La lettera di Ferorelli è stata inviata per conoscenza anche al Direttore Generale dell’Asl Bari, dott. Angelo Domenico Colasanto.

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Salapia romana: i risultati della ricerca archeologica in un convegno della Fondazione Tatarella

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Bari, 06 ottobre 2014

Salapia romana: i risultati della ricerca archeologica in un convegno della Fondazione Tatarella

 

Saranno illustrati in un prossimo convegno gli importanti risultati ottenuti da una recente campagna di scavi, organizzata dall’Università di Foggia, sul sito archeologico della città romana di Salapia. L’iniziativa è della Fondazione Tatarella, che ha scritto una lettera ai Sindaci di Cerignola, Trinitapoli, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Zapponeta e al prof. Giuliano Volpe dell’Università di Foggia e direttore della campagna di scavi, finanziata da alcune importanti fondazioni americane.

La Fondazione Tatarella ha dato atto al Sindaco di Trinitapoli di essersi già lodevolmente impegnato su questo fronte ed ha auspicato l’impegno comune anche degli altri Sindaci del territorio per la creazione di un Parco Archeologico che meglio tuteli e valorizzi questo importante patrimonio storico e archeologico, che si trova a confine degli agri di Cerignola, Trinitapoli e Zapponeta. L’organizzazione scientifica del convegno, che probabilmente si terrà nell’aula consigliare del Comune di Cerignola prima della fine del corrente anno, sarà affidata al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia.

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Università – Le riforme possibili, la legge elettorale

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Italicum, alla prova degli esperti. A Bari, dove sono arrivati i maggiori cattedratici italiani di diritto Costituzionale, in occasione della giornata di studi organizzata dall’Università Aldo Moro con la collaborazione della Fondazione Tatarella, è stato sottoposto al primo esame dottrinale. INT
Il problema della difficile sintesi tra rappresentatività e governabilità, è stato affrontato nella prima sessione dei lavori, dove i costituzionalisti degli Atenei di Roma, Sapienza, Tor Vergata e degli Studi internazionali, coordinati dal rettore Uricchio, hanno ripercorso anche trent’anni di tentativi parlamentari. Delle soluzioni adottate nella seconda Repubblica, Mattarellum, Porcellum, sistema dei sindaci, e dei vincoli costituzionali, introdotti dalla sentenza della Consulta che ha dato il via alla riforma, hanno discusso i docenti delle Università di Milano, Bologna, Bari, e del Salento, coordinati dal professor Pierdomenico Logroscino. A Francesco Paolo Sisto, relatore pugliese della legge elettorale, che è riuscito faticosamente a traghettare in Aula, a Montecitorio da presidente della Commissione Affari costituzionali, il coordinamento della sessione che, per la prima volta, ha vagliato scientificamente l’Italicum.



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