Università – Le riforme possibili, la legge elettorale

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Italicum, alla prova degli esperti. A Bari, dove sono arrivati i maggiori cattedratici italiani di diritto Costituzionale, in occasione della giornata di studi organizzata dall’Università Aldo Moro con la collaborazione della Fondazione Tatarella, è stato sottoposto al primo esame dottrinale. INT
Il problema della difficile sintesi tra rappresentatività e governabilità, è stato affrontato nella prima sessione dei lavori, dove i costituzionalisti degli Atenei di Roma, Sapienza, Tor Vergata e degli Studi internazionali, coordinati dal rettore Uricchio, hanno ripercorso anche trent’anni di tentativi parlamentari. Delle soluzioni adottate nella seconda Repubblica, Mattarellum, Porcellum, sistema dei sindaci, e dei vincoli costituzionali, introdotti dalla sentenza della Consulta che ha dato il via alla riforma, hanno discusso i docenti delle Università di Milano, Bologna, Bari, e del Salento, coordinati dal professor Pierdomenico Logroscino. A Francesco Paolo Sisto, relatore pugliese della legge elettorale, che è riuscito faticosamente a traghettare in Aula, a Montecitorio da presidente della Commissione Affari costituzionali, il coordinamento della sessione che, per la prima volta, ha vagliato scientificamente l’Italicum.