Fondazione Giuseppe Tatarella

Piazza Umberto: no a interventi estemporanei, necessario un progetto generale

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Conferenza stampa

Bari, 17 dicembre 2014

PIAZZA UMBERTO: NO A INTERVENTI ESTEMPORANEI, NECESSARIO UN PROGETTO GENERALE.
LA FONDAZIONE TATARELLA E L’ASSOCIAZIONE PER IL DECORO URBANO SCRIVONO AL SINDACO

Piazza Umberto non abbisogna di interventi occasionali ed estemporanei, ma di una “visione” unitaria, che esprima un serio progetto generale di recupero e salvaguardia di tutta l’area, da raccordare alla vicina piazza Cesare Battisti, per restituirla alla sua antica e originaria vocazione di “piazza universitaria”. Questo il cuore di una lunga lettera con la quale la Fondazione Tatarella e l’Associazione per il decoro urbano hanno anche preso posizione sui neon artistici installati su alcuni alberi della piazza.

Le due associazioni, evitando ” ogni pur facile considerazione sugli “errori al neon” che illuminano la piazza, sul loro costo non irrisorio e sui criteri poco trasparenti che hanno presieduto a questa discutibile scelta ” chiedono a De Caro di archiviare un modo di amministrare ” quello fatto di interventi episodici, improvvisati e completamente slegati da una più ampia visione d’insieme e da un chiaro e definitivo progetto generale”. Continuano, rivolgendo al Sindaco tre domande: ” Fra le tante emergenze di Piazza Umberto, portate tante volte alla Sua attenzione e a quella dei precedenti Amministratori, pensa davvero che quella più urgente fosse l’impropria collocazione su alti fusti arborei delle discusse e costose opere d’arte, che qualche “denigratore”, si è già affrettato, “certamente da incompetente” a stroncare come banali luminarie? Non ritiene che tale intervento, improvviso e improvvisato, possa domani fortemente condizionare o addirittura essere d’impaccio a un progetto, questo necessario e urgente, di rivisitazione generale della Piazza, che preveda anche un’illuminazione scenica delle alberature di maggior pregio e del prospetto del Palazzo Ateneo?
Non pensa che sia singolare l’idea di progettare il recupero della palazzina liberty ex Goccia del latte, senza una preventiva decisione sulla sua destinazione pubblica?”.

Concludono, infine, proponendo che ” il centenario dell’arrivo dell’acqua a Bari, che cade nel prossimo anno in uno con i novant’anni del nostro Ateneo, debba essere adeguatamente festeggiato e che nessun’altra iniziativa sarebbe più significativa dell’approvazione e finanziamento di un progetto generale di recupero di tutta la piazza. In occasione dei festeggiamenti, però, non dimentichi di ordinare una ripulitina alle due fontane di piazza Umberto e Piazza Moro, eliminando in quella di piazza Umberto i due ricci, aggiunti successivamente, e in quella di piazza Moro i palmizi, che ostacolano la veduta della vasca”.

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Piazza Umberto: salvaguardiamo il patrimonio arboreo

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Conferenza stampa

Bari, 09 ottobre 2014

PIAZZA UMBERTO: SALVAGUARDIAMO IL PATRIMONIO ARBOREO

Su Piazza Umberto si parla da tempo, si chiede maggiore sorveglianza e pulizia, si programmano lavori di rifacimento edilizio, ma forse bisognerebbe prima salvaguardare il patrimonio arboreo della piazza, che è la sua vera ricchezza.

Secondo la UDA, l’Associazione  per il decoro urbano aderente alla Fondazione Tatarella, sarebbe necessario un intervento generale di salvaguardia di tutti gli alberi della Piazza, alcuni dei quali hanno bisogno di interventi urgenti. In attesa, pertanto, di un piano generale che, comunque, va messo in cantiere entro il corrente anno, il Presidente della UDA, avv. Mario Ferorrelli, ha scritto al Sindaco, segnalandogli la necessità e l’urgenza di un intervento straordinario e immediato su un albero particolarmente importante, che ha bisogno di essere liberato dai polloni e dall’asfalto, che minacciano e

danneggiano il suo apparato radicale.

Si tratta di un maestoso esemplare di fitolacca (Phytolacca dioica L.) che avrebbe avuto bisogno di maggior spazio per crescere in maniera equilibrata. Il tronco, infatti, nel tempo si è inclinato, allontanandosi dalle chiome dei lecci, per cercare la luce. Come dimostrano le foto, oggi è vistosamente minacciato e danneggiato dall’asfalto che ingabbia il suo apparato radicale e che, sia detto per inciso, abbrutisce tutta la piazza.
Trattasi di una pianta molto particolare, un sempreverde originario del Sud America, che, nonostante la sua origine tropicale, ha sviluppato un tronco monumentale e una notevole chioma. L’intervento a sua difesa, da far eseguire da mano esperta, consiste nella potatura ed eliminazione di branche e rami secchi; nella eliminazione dei polloni basali; nella rimozione dell’asfalto visibilmente sollevato dall’apparato radicale; nella riconfigurazione dell’aiuola, senza montaggio di cordoli di bordo; nella integrazione di terreno vegetale e concimazione. Secondo Ferorelli si tratta di un intervento anche di minimo importo, non superiore a 1000 euro. Spesa che l’Amministrazione comunale può disporre ad horas, salvando un magnifico esemplare arboreo, probabilmente piantumato negli anni ‘50.

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Le bandiere non sono stracci: nuova segnalazione dell’UDA

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Conferenza stampa

Bari, 06 ottobre 2014
LE BANDIERE NON SONO STRACCI: NUOVA SEGNALAZIONE DELL’UDA

Ha esordito segnalando al Sindaco Decaro l’indecoroso stato delle bandiere sul Palazzo comunale dell’Economia. Il Sindaco, nel giro di qualche ora, ha provveduto a rimuovere e sostituire le bandiere. L’UDA ha ringraziato, ma ha scovato altre bandiere ridotte a stracci penzolanti.
Questa volta ad essere prese di mira le bandiere esposte sulla Casa del Mutilato, dove sono ospitati gli uffici regionali e provinciali dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra e del Servizio Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro della Asl Bari. A loro ha scritto il Presidente dell’Uda, avv. Mario Ferorelli, denunciando il penoso stato delle bandiere e chiedendone l’immediata rimozione e sostituzione. “Non sono certo io, ha aggiunto Ferorelli, a dover ricordare ai rappresentanti di chi ha eroicamente servito la Patria in guerra, l’alto valore simbolico della bandiera nazionale e della bandiera europea. Sono certo, pertanto, che, come ha fatto il Sindaco Decaro, anche in questo caso le bandiere saranno immediatamente rimosse e sostituite”.

L’UDA, associazione affiliata alla Fondazione Tatarella, ha anche preannunciato future iniziative per la valorizzazione della Casa del Mutilato, pregevole testimonianza architettonica degli anni trenta.
La lettera di Ferorelli è stata inviata per conoscenza anche al Direttore Generale dell’Asl Bari, dott. Angelo Domenico Colasanto.

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Costituita a Bari l’UDA, Urban Decor Association

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Conferenza stampa

Bari, 29 settembre 2014

Costituita  a Bari l’UDA, Urban Decor Association Associazione per il decoro urbano
Prima iniziativa una lettera al Sindaco: le bandiere non sono stracci.

Nasce anche a Bari un’associazione per il decoro urbano. L’UDA, Urban Decor Association – Associazione per il decoro urbano, affiliata alla Fondazione Giuseppe Tatarella, con sede in Bari alla via Piccinni, 97.

L’associazione, sulla scia di analoghe esperienze presenti in molte città italiane ed europee, si propone di suscitare fra i cittadini e gli amministratori una nuova sensibilità per il decoro della città. Sotto accusa i comportamenti inurbani di molti cittadini e la colpevole inerzia di molti pubblici amministratori. Sta di fatto che monumenti, uffici pubblici, giardini, aiuole e strade della città sono spesso in condizioni deplorevoli. Dai rifiuti gettati per strada alle scritte sui muri di edifici pubblici e privati c’è molto da segnalare e da rimuovere per dare alla città capoluogo di regione un immagine e un decoro più appropriati. Promotore e primo Presidente dell’associazione è Mario Ferorelli, che, come primo atto, ha scritto al Sindaco Antonio Decaro, per comunicargli la costituzione dell’Associazione e per segnalargli il deplorevole stato delle bandiere esposte sugli uffici comunali del Palazzo dell’Economia. “Immagino che tale stato le sia sfuggito- ha scritto Ferorelli – e che, forse, nell’organigramma comunale forse, nemmeno è previsto il responsabile di tale mansione. Sta di fatto che il Comune di Bari non ci fa una bella figura.

Converrà con me che le bandiere non sono degli stracci colorati, ma i simboli più alti delle istituzioni, delle storie e delle comunità che rappresentano. Nel nostro caso, Bari, l’Italia e l’Unione Europea.

Sono certo che vorrà tempestivamente invitare chi di dovere a rimuovere questa deplorevole situazione e a far sì che, per il futuro, su ogni ufficio comunale le bandiere della Città di Bari, dell’Italia e dell’Unione Europea siano costantemente ben esposte e ben tenute”.

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