Viviane Elisabeth Fauville – recensione di Franco Metta

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Viviane Elisabeth Fauville          VIVIANE ELISABETH FAUVILLE
di JULIA DECK

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un libro che vi consiglio vivamente.
E’ l’esordio promettentissimo di Julia Deck.
Uno stile veramente nuovo e coinvolgente.
Una maniera originale per proporre i dialoghi.
Con un io narrante, che da del tu ai vari personaggi.
Un intreccio interessante.
Un giallo non poliziesco.
Un omicidio, apparentemente inspiegabile.
Con il colpo di scena finale, non convenzionale.
Giocato tutto sul filo della psicanalisi, dell’ auto analisi.
Dimensioni giuste, che non lasciano spazio alla noia.
Ritmo senza pause, pur senza essere sincopato ed incalzante.
Coinvolgente, accerchiante, come un abbraccio.
Le pagine 82 e 83 fantastiche.
Con la descrizione inusuale e sorprendente di un… amplesso…. di uno stupro….di un atto di amore…?
Non saprei dire.
So che sono belle, emozionanti.
Grande scelta di Adelphi editore.
Speriamo che la Julia riscriva, presto.
Resto in attesa ansiosa.
Se mantiene le promesse, saremo dinanzi ad un fenomeno letterario.
Il morto e’ uno psicanalista, Jacques Sergent.
I personaggi femminili meravigliosi.
Quelli maschili originali.
Nessun super poliziotto e nemmeno avvocati super eroi.
Sullo sfondo la Parigi non turistica.
Che vi dara’ emozione, se beccherete il boulevard, che pure avete attraversato senza guardarlo.
Alla fine, resterete contenti: dell’esito e della lettura.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella