Fondazione Tatarella, pubblicate le tracce.

In Comunicati stampa il

Bari, 31 ottobre 2013

Fondazione Tatarella, pubblicate le tracce.

Per le domande termine prorogato al 30 novembre.

Europa, Mezzogiorno e condizione giovanile. Questi gli argomenti scelti per le cinque borse di studio della Fondazione Tatarella. “Abbiamo individuato tre temi, ha sottolineato il Presidente Buccico, che incrociano il programma di lavoro della Fondazione per il 2014. Sono tre temi di grande attualità e ci aspettiamo una buona risposta da parte dei giovani concorrenti. Su richiesta di alcuni Dirigenti scolastici”, ha aggiunto Buccico, “abbiamo anche prorogato al 30 novembre 2013 il termine per la presentazione delle domande. Gli elaborati, invece, dovranno essere consegnati entro e non oltre il 16 dicembre 2013”.

Le borse di studio hanno un valore di 1200 euro cadauna, pari al costo medio di iscrizione al primo anno di corso universitario. Ogni concorrente dovrà presentare un elaborato di almeno dieci cartelle dattiloscritte su uno dei seguenti temi:

1) La grave crisi economica sta mettendo a rischio il processo di unificazione europea, che ha garantito all’Europa il più lungo periodo di pace, stabilità e sviluppo della sua storia millenaria. Sarebbero necessarie decisioni forti e coraggiose verso una maggiore integrazione europea, ma delusioni, dubbi e paure stanno risvegliando e rafforzando antichi e preoccupanti egoismi nazionali e territoriali. L’Europa sembra ferma in mezzo a un guado. Tornare indietro sarebbe difficile e rischioso. Occorrono, invece, riforme urgenti, che rafforzino l’Unione europea, abbattendo ogni residua disuguaglianza e discriminazione. Serve al più presto un’Europa politica, che parli una sola voce in tema di difesa, immigrazione, fisco, previdenza, economia, lavoro, ricerca, istruzione, energia e politica estera. Quali ostacoli e quali resistenze dovrà superare e in quali modi e tempi il processo di unificazione europea potrà giungere a conclusione con la nascita degli Stati Uniti d’Europa?

2) L’ultimo rapporto Svimez fotografa drammaticamente le accresciute difficoltà del Sud, in termini di disoccupazione, soprattutto giovanile e femminile, decremento del Pil, gap infrastrutturale e qualità della vita. Come e dove occorre intervenire per impedire che si allarghi il fossato fra le “due Italie” e favorire l’atteso sviluppo del Mezzogiorno? In particolare, il Mezzogiorno deve conservare il suo tessuto industriale, investendo in ricerca e innovazione e con modalità più rispettose dell’ambiente, della salute e della sicurezza, e/o puntare maggiormente sulla bellezza del paesaggio, la ricchezza di beni artistici e architettonici del territorio, la cultura, l’agricoltura, la gastronomia e il turismo? Inoltre, in che maniera e in che misura il modo di essere meridionali, che sino ad oggi ha contribuito al declino del Sud, può diventare la leva del suo riscatto?

3) Dilaga in Italia, ma non solo, il fenomeno dei NEET, i giovani che non studiano e non lavorano. Per la prima volta nel dopoguerra le nuove generazioni sembrano destinate ad avere livelli di benessere e prospettive di lavoro inferiori a quelle godute dalle generazioni precedenti. La fuga dall’Italia, e in modo particolare dal Mezzogiorno, è diventata l’opzione obbligata e preferita di giovani lavoratori e laureati. Oltre alla crisi dei sistemi di welfare, contribuiscono a questa situazione l’eccessiva rigidità del mercato del lavoro, la generalizzata mancanza di meritocrazia, un sistema formativo ingessato e lontano dalle dinamiche produttive, insufficienti investimenti in ricerca e innovazione, la scarsa concorrenza, ostacolata dalla tutela di antiche rendite di posizione e da una legislazione contraddittoria e farraginosa. Come uscirne? In particolare, come riattivare “l’ascensore sociale”, facilitare la circolazione del sapere, rompere le gabbie e i legacci della burocrazia, delle banche, delle lobby e delle corporazioni? Come introdurre maggiore concorrenza e vere regole meritocratiche, che consentano ai giovani, che hanno ingegno, fantasia, creatività e voglia d’impresa, di realizzare i loro sogni?

Scarica il comunicato