Emanuele Felice per la Fondazione Tatarella

In Comunicati stampa il

Bari, 01 luglio 2014

Emanuele Felice per la Fondazione Tatarella.

I meridionali sono privati non soltanto della libertà: la libertà di poter decidere del proprio destino, che solo un reddito decente, una buona istruzione, la fruizione di diritti collettivi e personali consentono. Sono privati anche della verità, quella di poter capire perché sono a questo punto, quali le ragioni, le eventuali colpe e di chi. L’Italia è divisa in due: prodotto interno lordo pro capite (cioè, la ricchezza economica), condizioni di vita, diritti sociali, libertà civili dicono che il Mezzogiorno rimane arretrato rispetto all’Italia e all’Europa. Perché? Diverse spiegazioni parlano addirittura di una diversità genetica dei meridionali, o risalgono alla monarchia normanna. Altri puntano il dito contro il Nord colpevole di aver sfruttato un Sud che prima dell’Unità d’Italia sarebbe stato florido e avanzato, o chiamano in causa una sfavorevole collocazione geografica.

Tesi interessanti, contenute nel libro “Perchè il sud è rimasto indietro” di Emanuele Felice, edito da Il Mulino che saranno approfonditi nel corso di un dibattito giovedì 03 luglio. Alle ore 18.30 presso il Fortino San’Antonio Alessandro Laterza, Responsabile Mezzogiorno di Confindustria e Federico Pirro, docente di Storia dell’industria e Politiche economiche territoriali, moderati da Maddalena Tulanti, direttrice del Corriere del Mezzogiorno interloquiranno con il prof. Emanuele Felice, per cercare di rispondere all’interrogativo.

Scarica il comunicato