Cazzimma – recensione di Franco Metta

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       CAZZIMMA
di STEFANO CRUPI.

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ un’opera prima.
L’ho comprato sulla fiducia.
Intrigato dal titolo, molto ardito.
Interessato sempre ai fenomeni criminali camorristici.
Tipicamente napoletani.
Per cento e passa pagine mi sono complimentato con me stesso per la felice intuizione.
Di Crupi sentiremo ancora parlare.
Scrive bene.
Descrive Napoli, in maniera ammaliante, anche se parla dei tanti limiti di questa citta’.
Anche il giovane protagonista esce dalla penna di Crupi in maniera credibile, reale, appassionata.
Il libro e’ anche una passeggiata.
Per i Quartieri.
Per la Napoli piu’ turistica.
Per i luoghi piu’ noti.
Qui vissuti come i posti in cui la storia di Sisto si sviluppa.
Oddio, un napoletano verace, che si chiama Sisto…boh…non sottilizziamo.
Le metafore sono geniali.
I vu cumpra’ che scappano all’arrivo dei Vigili sono “un’onda che si propaga per tutto il corso”; “si sollevano e scappano”.
Se vi e’ capitato – a me e’ successo, ma a Firenze – vi ci trovate.
Un’ onda. Vero.
I tossici / spacciatori, che “briciola su briciola” dal venduto ricavano la striscia per se’, sono magnificamente raccontati.
E i modi di dire, di definire.
“Sa campare”; “tiene cazzimma”; sono scolpiti.
Diventano anche per chi legge, lingua viva, parlata ed intesa, al di la’ dello stretto significato delle parole.
I boss, i sotto boss, i ragazzi di vita, le ultime ruote del carro criminale:
per tutti v’e’ una nicchia narrativa, in cui finiscono e in cui si incastrano.
Bene, ben fatto.
Ma poi?
Dopo questo esordio folgorante ( e’ mezzo romanzo, mica niente)?
Poi diventa “Il Padrino” parte quinta o sesta.
Americaneggia.
Si imbriaca, Crupi, di telefilm americani.
Troppo Sky….
L’Uomo di panza diventa Vito Corleone.
Il realismo tramonta.
Escono gli effetti.
Ed il libro si avvita e precipita.
Forse perche’ era il primo.
Aspettiamolo al successivo.
Con fiducia, anche se il rammarico per la delusione c’e’.
Specie considerate le premesse.

Franco Metta
Per la Fondazione Giuseppe Tatarella.